della poliedrica opera di meneghello, narratore, linguista, saggista, il volume offre una scelta rappresentativa, in una disposizione cronologica che permette di cogliere la sua unita` tematica e stilistica. ai libri dei primi anni sessanta, "libera nos a malo", sulla cultura del suo paese, e "i piccoli maestri", sulla sua esperienza di partigiano, ne seguono due degli anni settanta, "pomo pero", continuazione di "libera nos", e "fiori italiani", riflessioni sull`istruzione scolastica di un giovane italiano nato agli inizi degli anni venti, e in generale sulla natura dell`educazione e su cosa significhi imparare una lingua letteraria e assimilare una cultura. queste opere restituiscono luoghi della memoria e della vita quotidiana in una prosa personale, caratterizzata da un impasto linguistico che nasce dal dialetto, ricostruito con cura filologica, e da innesti di modi gergali, idiotismi, neologismi. agli anni ottanta appartengono "jura", che riunisce saggi dedicati al commento e all"`autocommento", e "leda e la schioppa", mentre "la materia di reading" e "quaggiu` nella biosfera" raccolgono saggi dell`ultimo decennio. la scelta dei testi e il saggio introduttivo sono di giulio lepschy, grande linguista e amico personale di meneghello. il volume si arricchisce di una testimonianza della scrittore domenico starnone, che e` stato uno degli sceneggiatori del film "i piccoli maestri". |