montale occupa, nella poesia italiana del novecento, il posto che leopardi ha in quella dell`ottocento: e` l`autore piu` importante del secolo, colui che ha scambiato il modo di intendere la lirica nella nostra letteratura. e lo ha fatto con i versi scritti tra la fine degli anni venti e l`inizio dei cinquanta, compresi soprattutto nelle occasioni e nella bufera. una parte importante della bufera e altro raccoglie, in particolare, testi scritti fra il 1940 e il 1945, nei quali la drammatica realta` storica e politica irrompe prepotentemente nella poesia montaliana; questa noni puo` quindi che ritrarre un universo sconvolto dalla dittatura, dalla guerra e dall`insensatezza umana. e mantenendo un linguaggio a suo modo classico, che nella metrica e nella sintassi rifugge gli esiti estremi dell`anarchia postromantica, riesce ancora a darei all`esperienza personale un valore universale, trovando modi sempre nuovi per unire fisico e metafisico, e calare la ricerca di senso e la fugace illuminazione in un contesto estremamente concreto e storicamente connotato, il testo e` accompagnato da un saggio di guido mazzoni, critico, poeta e interprete della poesia montaliana, da un profilo biografico dell`autore, da una bibliografia e, infine, da uno scritto di pier paolo pasolini. |