alla realta` dell`olocausto, all`appiattimento della parola complice del potere, alla difficolta` di comunicare il poeta oppone la forza delle sue metafore, la suggestione di un linguaggio che con gli anni tende a dissolversi in puro suono. il suo monologo solitario riesce tuttavia al dialogo, confrontandosi con alcune figure eminenti di quella cultura francese, tra simbolismo e surrealismo, di cui si era nutrito, come aluard o il regista rene` clair. una poesia rarefatta e concentrata, che giuseppe bevilacqua e` riuscito a ricreare in italiano. testo originale a fronte. |