con l`amico e "rivale" saba, giotti ha in comune un`idea classica e musicale della poesia, ma non la scelta linguistica. giotti, infatti, opta per il dialetto che gli permette di appartarsi dalla tradizione letteraria italiana e di trattare i materiali minimi dell`esistenza quotidiana senza banalizzarli. per lui, come ha scritto cesare segre, "il dialetto non e` strumento per la regressione all`infanzia, ne` per velleita` populistiche; e` un modo di espressione raffinata, di una purezza tra oraziana e leopardiana". "colori", nelle due edizioni del 1941 e del 1943, e` una raccolta d`autore complessiva, praticamente un`autobiografia lirica che rappresenta non solo tutto il lavoro poetico di giotti, ma anche gran parte della sua vita vissuta. |