"volver e` un titolo che include vari ritorni, per me. sono tornato, un poco, alla commedia. sono tornato all`universo femminile, a la mancia (e` senz`altro il mio film piu` strettamente mancego, il linguaggio, le abitudini, i cortili, la sobrieta` delle facciate, le strade lastricate), sono tornato a lavorare con carmen maura (non lo facevamo da diciassette anni), con pene`lope cruz, lola duenas e chus lampreave. sono tornato alla maternita`, come origine della vita e della finzione. e, naturalmente, sono tornato a mia madre [...]. il ritorno principale di volver e` quello del fantasma di una madre che appare alle proprie figlie. nel mio paese queste cose accadono (sono cresciuto ascoltando storie di apparizioni), tuttavia alle apparizioni non ci credo. solo quando accadono agli altri, o quando accadono nella finzione. e questa finzione, quella del mio film (e qui viene la mia confessione) ha provocato in me una serenita` che non avvertivo da tempo". (pedro almdovar) |