piste polverose che solcano il deserto. cappelli stetson calcati sugli occhi. e fucili a canne mozze, canyon, saloon, corral, e ancora sceriffi, cowboy, cavalleggeri. apache. e questo il mondo che elmore leonard esploro` negli anni cinquanta, fin dal suo esordio con "la pista apache": alcuni indiani ribelli e un bianco, travisin, che per vincerli usa non tanto le armi, quanto l`intelligenza e una lealta` tale da guadagnargli il rispetto anche dei nemici. sono cosi`, gli eroi di leonard. uomini che vincono non solo perche` sparano meglio, ma perche` combattono con coraggio, pazienza e correttezza. anche se non sono modelli di virtu` - come rete given, che in "dietro le sbarre" entra in prigione ubriaco e ne esce vicesceriffo dopo aver impedito un`evasione; o perfino se sono destinati a diventare dei farabutti, come bobby valdez, che in "buoni e cattivi" non riesce a salvare un uomo da una falsa accusa e, da tutore della legge, si trasforma in bandito. trenta racconti, ambientati in arizona e new mexico tra il 1870 e il 1890 che, sulla carta come al cinema, hanno plasmato il genere western. |