tornano i personaggi di "tre uomini paradossali" e "scirocco" in un romanzo che mette in scena la civilta` della televisione trash e del sensazionalismo, della retorica culturale e dei salotti letterari: razzista, ipocrita, senza scrupoli, soggiogata a denaro e potere. un delitto orrendo si consuma in un piccolo borgo di montagna, un luogo qualunque dell`italia di oggi. un luogo amorale, corrotto, pervertito dalla ricchezza: un micro-mondo nel quale sembra riflettersi l`intero paese. il parroco attribuisce la colpa dell`assassinio al diavolo, che si annida nelle condotte di tutti gli abitanti del borgo. sul muro della chiesa una terribile accusa. e una serie di minacciose lettere anonime sono spedite alle persone piu` influenti. andrea vannini, in montagna per curare la sua asma, forse il minore tra i mali che il g8 di genova gli ha lasciato, si trovera` a scoprire gli scheletri negli armadi di tutto il borgo, tra cocaina, epo, eventi culturali che si trasformano in scambi sessuali, segreti sussurrati e losche complicita`. a partire dall`infanticidio di una bambina spaccata in due con una accetta, si intuisce una catena delittuosa senza fine, che porta davvero lontano. de michele ricalca linguaggi e gesti di tipi e situazioni sociali, con una mimesi tanto precisa da demistificarli. e e il ritratto dell`italia che si compone, cupo e dolente, risulta alla fine illuminato da una nerissima, comica, stralunata luce. |