l`interesse del libro di laing, fin dal suo primo apparire nel 1978, e` dato dall`abbandono del "discorso teorico", cioe` di una scrittura distaccata e organizzata rigidamente intorno a nuclei concettuali. gia` con le poesie raccolte in "nodi" laing adottava un linguaggio mobile e in continuo adeguamento a quanto veniva analizzando e proponendo, col risultato di servirsi di soluzioni liriche o di trapassi intuitivi con una liberta` di percorso che favoriva l`analisi e l`evidenza. ulteriore novita` di "mi ami?" e` che l`autore si applica su se stesso, assumendo la propria biografia come oggetto del libro: con tutto il fascino e la seduzione che una simile mossa operativa comporta. il risultato e` una immersione all`interno, nel corpo concreto di una realta` psichica, in cui malattia, schizofrenia, nevrosi, passate al filtro linguistico, psichiatrico, filosofico, "diventano" un linguaggio di grande chiarezza e percorribilita`. laing offre dialoghi, poesie, grumi di discorso, appunti, come percorsi mentali tanto lucidi e perspicui quanto di continuo affacciati sul baratro dell`altro o dell`angoscia. |