"il sogno di cri`milde" e` rilettura di un antichissimo mito germanico accolto nei nibelunghi, poema anonimo composto per le corti nobiliari tra xn e xra secolo. la scrittrice si rifa` alla tradizione del mondo germanico meridionale, in cui una crimilde ingenua e innamorata, dopo l`uccisione del suo sigfrido, per vendicare il perduto amore provoca la distruzione di due interi popoli. la presenza dell`incombente tragedia non toglie nulla al fascino del racconto, anzi lo accresce. la seconda storia, "i tre volti di isotta", e` un`interpretazione del piu` affascinante e misterioso poema del medioevo europeo: il tristano, composto da gottfried von strassburg all`inizio del xiii secolo e rimasto incompiuto. le figure delle tre isotte, la bionda, la madre e la bianca mano, erano gia` presenti, con i loro significati simbolici, nella tradizione celtica, e a quella versione precristiana si attiene la scrittrice, prendendo le distanze dalla sovrapposizione religiosa di gottfried. le contrastate vicende di isotta la bionda e dell`eroico tristano si intrecciano con la sanguinosa contesa tra cornovaglia e irlanda, tra sfide, congiure, brevi giorni felici e inganni. avvalendosi della liberta` concessa ai narratori di miti celebri, la mancinelli attribuisce un ruolo insolito e centrale a re marke, e al suo rapporto con i due amanti infelici. |