"non mi era mai capitato di pensarci, ma qualche anno fa ho smesso per sempre di giocare a pallone. e come se avessi cambiato sistema respiratorio. di piu`: ho fatto il percorso inverso a quello della farfalla. io, che vivevo all`aperto, ebbro d`ossigeno, sono rientrato nel nero bozzolo, rinchiuso nell`astuccio di una stanza a macinare chilometri in cyclette". composto da novanta "racconti da un minuto" e diviso in due "tempi" da quarantacinque minuti l`uno, addio al calcio e` un rincorrersi di aneddoti, ricordi, storie di vite piu` o meno illustri. pagina dopo pagina, valerio magrelli si dispone a un`immersione totale nell`universo di una passione vissuta e insieme sognata. mentre si susseguono le immagini di campioni antichi e moderni, di trepide comunita` adolescenziali o di definitive solitudini, prende forma il racconto del gioco piu` famoso del mondo. dal calcio-balilla alla playstation, dal fantacalcio al subbuteo, le infinite incarnazioni dell`ossessione calcistica irrompono fra le mura domestiche, fino a "colonizzare la mente del tifoso non solo la domenica, ma tutti i giorni della settimana". attraverso lo specchio deformante di un`esistenza passata in attesa dei risultati, queste istantanee tracciano i confini di una mania capace come nessun`altra di unire padri e figli in un alfabeto comune, in una lingua fraterna. con una specie di autobiografia sbilenca, valerio magrelli offre cosi al lettore la sua testimonianza ironica, malinconica, redenta. |