una mattina di settembre, poco dopo aver concluso la prima stesura di questo libro, jonathan littell riceve una mail: natal`ja estemirova, una delle principali attiviste per i diritti umani a groznyi, e` stata sequestrata. la sua visibilita`, cosi si credeva, l`avrebbe tenuta al sicuro: la stessa cosa si diceva anche della sua amica anna politkovskaja. la sera di quello stesso giorno il cadavere di natal`ja viene rinvenuto in un bosco alla frontiera con l`inguscezia, crivellato di colpi. la notizia getta una nuova luce sulle due settimane trascorse nel caucaso da littell, costringendolo di fatto a riscrivere il reportage del suo soggiorno alla corte del presidente ramzan kadyrov nell`anno terzo del suo governo. littell e` gia` stato in cecenia, durante le due guerre, in missione per alcune organizzazioni umanitarie e ha sempre mantenuto stretti contatti con il paese: ricorda bene, pertanto, i giorni in cui la vita di un ceceno non valeva un copeco. la "cecenizzazione", cioe` la decisione presa da vladimir putin nel 2002 di insediare nel paese un forte potere filorusso, composto principalmente da ex separatisti, nell`indagine di littell si svela essere il nome presentabile di un sistema che ha fatto della corruzione piu` sfrenata, dell`islamizzazione a oltranza, della cooptazione forzata dei ribelli, della tortura e dell`omicidio, gli strumenti quotidiani per il controllo del territorio. |