uscito quasi dieci anni fa, "settanta" si e` imposto nel corso del tempo come un contributo originale e importante per la comprensione delle vicende della letteratura italiana di quel decennio. costruito come un racconto, attraverso sette storie di scrittori e di libri, racconta di pasolini e parise, di manganelli e calvino, del "carnevale bolognese" del settantasette con celati, camporesi e carlo ginzburg, delle vicende di una rivista mai nata, "ali baba`", capitanata da calvino, delle reazioni degli scrittori al sequestro di aldo moro, da sciascia ad arbasino, da eco a fortini, del nesso sacrificio-letteratura in furio jesi, pavese e calvino, e spiega perche` pasolini si sia trasformato da poeta e scrittore in regista e poi in corsaro e luterano. storie di un periodo in cui giunge al culmine la figura dell`intellettuale-scrittore che interviene nelle vicende della societa` italiana, partecipa alla vita politica, milita in un movimento o in un partito, unisce l`attivita` letteraria al progetto di una societa` piu` giusta. in "settanta" gli avvenimenti politici e sociali riemergono attraverso le vicende letterarie, si leggono negli scambi polemici tra scrittori, appaiono attraverso lettere, documenti inediti, opere secondarie e laterali, fino a costruire una diversa storia dei libri e degli scrittori che hanno chiuso in anticipo di vent`anni il xx secolo. |