ce`line finge di concedere un`intervista all`immaginario professor y, trasformandola in un frenetico soliloquio sulla letteratura. soliloquio "dove ce`line - come scrisse mario bonfantini - condanna al fango e allo sterco tutti i moderni e contemporanei come noiosi e falsi, repellenti prodotti d`una marcia tradizione accademico-professionale". la conclusione ricorda l`improvviso, incalzante cambio di ritmo delle comiche finali al cinematografo: il professor y, stremato e ubriacato dal fiotto di invettive di ce`line, sviene, stramazza, cerca scampo prima negli alcolici, poi buttandosi in una fontana, e dona fiori all`editore, in una sequenza di scene grottesche, che hanno suggerito a gianni celati (autore della traduzione e della prefazione) i nomi di harry langdon, buster keaton, i fratelli marx, stan laurel e oliver hardy. |