entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, kemal basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne fusun, sua lontana cugina. fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. kemal tuttavia non si decide a lasciare sibel, la fidanzata: per quanto di mentalita` aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). cosi` si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, fusun scompare, mentre kemal, preda di una passione che non gli da` tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di fusun tutto e` cambiato. kemal pero` non si da` per vinto. in assoluta castita`, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un`infinita` di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... poterli guardare, assaggiare, toccare e` spesso la sua unica fonte di conforto. e quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel museo dell`innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per fusun nei secoli futuri. la storia di un`incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia. |