a venti chilometri in automobile dal lavoro e dal supermercato, come accade ai bordi di ogni metropoli, la citta` continua e diventa un altro luogo: cortesforza. come la contea di yoknapatawpha in faulkner e la regalpetra di sciasela, cortesforza e` un luogo tanto piu` vero quanto piu` e` immaginario. qui si vive un esodo eterno, e la giornata e` ridotta a tragitti in tangenziale verso casa. il lavoro non si vede piu`, e` dappertutto, ha invaso i comportamenti quotidiani, affettivi. per dare un senso alle proprie esistenze, gli abitanti di cortesforza accendono un mutuo, traslocano in una zona nuova o "mettono in cantiere un figlio". ogni volta, pero`, lo svelarsi improvviso di una seppur piccola possibilita` provoca una sconfitta irreversibile. una commedia umana raccontata con sguardo lucido, impietoso, privo di giudizi. nessuna apocalisse: solo un`inevitabile, comune disfatta. |