martina ha quattordici anni ed e` una ginnasta professionista. insieme a carla e nadia e` in trasferta in romania: il loro team partecipa alle gare di qualificazione per le olimpiadi. la tensione e` altissima e vincere e` l`unica opzione possibile. martina osserva carla e nadia, piu` carine, piu` brave, piu` ricche. le guarda e le studia - i corpi adolescenti che dovrebbero esplodere e che invece sono intrappolati nella ferrea disciplina atletica, spia i loro giochi segreti, ascolta le loro continue, allarmanti profezie - e lotta con loro per un posto in squadra. le sostiene ma anche le detesta, e cerca piano piano di ritagliarsi uno spazio speciale e tutto per se`. la competizione all`interno della squadra si somma poi alla spietata lotta contro le squadre degli altri paesi. le cinesi, soldatine cosi` spaventose e cosi` precise, dominano i pensieri di martina e delle sue compagne, insieme alla minuscola petrika, luminosa stella rumena, che e` senza dubbio la ginnasta piu` brava e quindi piu` odiata: il suo talento e la sua grazia diventano una minaccia per tutte. nelle palestre e nelle arene, tra salti tripli, rondate e l`incubo di cadere di collo dalle parallele, fra boschi bianchi di neve e la temperatura sotto lo zero, la paura e l`orrore arrivano veloci e cattivi, proprio come i lupi. nessuno prima era penetrato, con tanta implacabile esattezza, nella fragile perfezione di queste eroine adolescenti, per accompagnarle - non senza sorriso, non senza intenerimento - nel terrore. |