si puo` continuare a essere vivi anche da morti? evidentemente si`, dato che questo e` successo a lei. bibi chen, un`antiquaria di origini cinesi, e` morta a san francisco in circostanze misteriose. bibi ricorda tutto, ma non il proprio decesso, sul quale indaga la polizia. bibi vede tutto, compreso il proprio funerale e gli amici affranti, fra cui i dodici che avrebbe dovuto guidare in un viaggio culturale in cina e birmania da lei stessa organizzato. bibi sente tutto, a tratti anche i pensieri altrui. sono "i doni del buddha", quasi una compensazione della fisicita` perduta. i dodici amici decidono di partire ugualmente e bibi li accompagna, aleggiando sui loro passi, a loro insaputa, proteggendoli come puo`. costretti a lasciare la cina prima del previsto per i guai provocati dalla loro ignoranza di turisti occidentali privi di una guida adeguata, arrivano in birmania e, la mattina di natale, si verifica un altro evento strano e inquietante: undici dei dodici viaggiatori s`imbarcano per una gita sul lago inle e spariscono. mescolando con abile ironia la dimensione metafisica di un io narrante post-mortem al realismo quanto mai attuale del sequestro dei turisti, alle storie personali dei protagonisti - il playboy onesto, l`ingenua attivista dei diritti umani, l`ipocondriaca - amy tan tesse un romanzo che, sotto l`apparente bonomia, non risparmia nessuno: ne` l`autoritarismo dei regimi illiberali ne` l`individualismo narcisistico del nostro mondo. |