sono passati, da allora, 147 anni, e per chi vive, oggi, in italia, capire come agivano 147 anni fa le idee e le aspirazioni delle giovani generazioni pietroburghesi su uno scrittore dell`eta` di turgenev (che, essendo nato nel 1818 aveva, quando usci` `padri e figli`, quarantaquattro anni) non e` forse piu` una cosa che abbia un grande significato; eppure leggendo il romanzo resta intatto, mi sembra, quell`inspiegabile piacere di cui parlava pisarev e che riconosceva anche dostoevskij e che tocco` anche un giovane medico che si chiamava anton cechov che scrisse: `dio mio! quale magnificenza padri e figli di turgenev! addirittura da gridare al soccorso`." (paolo nori) |