fantasmi. che vengono da lontano. che scardinano il tempo. che amano il chiuso degli appartamenti. il maturo scrittore, protagonista di questo romanzo e del romanzo che sta scrivendo, lascia la porta aperta ai fantasmi. e loro arrivano. sono cortei di animali, una madre splendida di giovinezza, un padre che continua a morire, un amico di infanzia. sono rasoi, figurine di calciatori conservate su un soppalco, abiti chiusi in un armadio. a ogni apparizione la discesa nel mondo delle ombre crea tensione, squilibrio, isolamento. isolamento dal piccolo mondo della societa` letteraria, dalla famiglia e dalla moglie partita per una lunga permanenza in america, dalla stessa amante che nel frattempo ne ha preso il posto. lo scrittore ha preso una strada che lo porta progressivamente e ineluttabilmente a misurare la labilita` dei confini fra gratuita` e necessita` dell`immaginare, di ogni autentico processo creativo. come da bambino il gioco dell`imperfetto ("io ero il capitano, tu il nostromo") lo trascinava lontano, morbosamente lontano, in avventure che erano tanto piu` vere quanto piu` sfidavano le barriere del presente, cosi` ora il pericolo di quel gioco ritorna, piu` forte, piu` drammatico. ma fino a dove puo` arrivare il rischio di abitare in una realta` parallela? |