ateo, anarchico, surrealista. ma anche ebreo. cosi` si definisce arturo schwarz. in queste pagine dimostra come proprio nell`ebraismo, vissuto nella sua dinensione esistenziale e filosofica, sia possibile trovare le radici del suo atteggiamento e della sua filosofia di vita. il rifiuto del principio di autorita`, inteso impostazione di tipo statico e irrazionale, ma anche la brama di conoscenza, il rispetto del diverso e della natura, l`anelito di giustizia e il diritto alla felicita`, il ruolo salvifico e iniziatico della donna, trovano tutti il loro fondamento nella bibbia, nel talmud e negli scritti dei cabbalisti. del resto, come sottolinea nella sua prefazione giuseppe laras, di tipi come arturo schwarz, fra gli ebrei, ce ne sono parecchi; non solo, ce ne sono stati sempre. in apparenza paradossale e provocatorio, il testo ci guida cosi` alla ricerca del senso piu` autentico e prezioso del vivere. |