il saggio prende in esame un aspetto essenziale della visione del tempo, il presente, partendo dal concetto che ne ha elaborato il pensiero otto-novecentesco, da nietzsche a bachelard, da bergson a levinas, da heidegger a eliade. l`autore considera la tendenza a "vivere nel presente" che navigatori e missionari riscontrano nei popoli primitivi, ma che e` anche l`inclinazione al presente degli sprovveduti e dei bambini; studia la posizione epicurea, dal "carpe diem" degli antichi ai libertini e al novecento, il presente della visione stoica, quello vissuto in termini evangelici, quello della prospettiva progressista, per giungere alle connotazioni positive che accompagnano il concetto nella nostra cultura. |