passata l`epoca dei primi pionieri solitari, perlopiu` inglesi, che andavano alla scoperta delle alpi, nel secondo ottocento l`alpinismo diventa pratica diffusa, sport, modo di fare le vacanze. dal 1863 il club alpino italiano, fondato da quintino sella con un gruppo di amici appassionati di montagna, esprime e istituzionalizza questa nuova attivita`, sulle prime riservata al ceto aristocratico e borghese ma ben presto allargata a schiere di "alpinisti ciabattoni". nato con l`unita`, l`alpinismo del cai accompagna la storia dell`italia neonata ponendosi come strumento educativo della gioventu`, modo di "fare gli italiani". cosi` nell`evoluzione dell`alpinismo italiano si rispecchiano i miti, i valori, le istanze politiche del paese; e il nesso tra alpinismo e politica risulta fortissimo, non foss`altro perche` la grande guerra e` una guerra di montagna, e l`alpinista si trasforma in alpino, difensore dei patrii confini. soprattutto nel ventennio, la passione per la montagna si colora dei miti nazionalisti e patriottici: una "fascistizzazione" poi riscattata dall`"andare in montagna" dei partigiani. |