scriveva in una lettera giovannino guareschi: "posseggo un grosso capitale che nessuna inflazione, nessuna rivoluzione potra` mai portarmi via: il ricordo vivo di una giovinezza intensamente vissuta e mai tradita. e il ricordo di quei cinque, o dieci o quindici giorni che rappresentano nella vita di ogni uomo, anche dell`uomo che campa cent`anni, qualcosa di diverso, d`importante, d`indimenticabile. la vita e` breve proprio per questo: anche se si campa un secolo, si "vivono" pochissimi giorni". i due figli di guareschi, alberto e carlotta, sono andati alla ricerca della sua giovinezza e dei pochi, fondamentali giorni della breve ma intensa vita di giovannino. i loro ricordi, e il loro nutritissimo archivio, creano cosi` una miniera di storie, di personaggi ed episodi inediti per i tanti affezionati lettori del grande autore della bassa. una serie inesauribile di storie illustrate da centinaia di immagini, fotografie, disegni: un eccezionale "album di famiglia" che tuttavia, come scrive giovanni lugaresi, uno tra i maggiori conoscitori italiani di guareschi, "non rappresenta un fatto strettamente privato, perche` in quelle immagini che mostrano ambienti, humus, fantasia, intelligenza, sentimenti, principi, valori di giovannino, c`e` una fetta di storia del nostro tempo, al di la` di un "mondo piccolo" che finisce per dilatarsi ai quattro angoli della terra, rappresentando un "paese dell`anima" nel quale ciascuno di noi puo` identificarsi, o comunque trovarsi." |