janet hobhouse scrisse questo romanzo, intimamente autobiografico, quando gia` sapeva della malattia che l`avrebbe uccisa poco oltre i quarant`anni, e lo progetto` come uno sguardo all`indietro su una vita ricca di amori e di sofferenze vissuti, sempre, ad occhi bene aperti. al centro della storia, c`e` un rapporto tra una madre (giovane, bellissima, fragile e amorevole) e una figlia (affascinata dalla mamma che adora e protettiva nei suoi confronti). a quel primo legame si aggiungono via via altri amori, estremi e dolcissimi: per la nonna, bizzarra e fantasiosa, fidanzata con un ragazzo dell`eta` della nipote; e per alcuni uomini. il tutto culmina in una stagione finale di solitudine non meno densa e vitale delle epoche precedenti. |