dopo il tumultuoso periodo del risorgimento e dell`unificazione si aprono anni fondamentali per la costruzione dello stato e gravidi di conseguenze sul suo sviluppo. i moderati hanno fatto l`italia e l`hanno guidata nei suoi primi passi, avviando pero` una gestione da cui le grandi masse sono escluse; un "feudo di classe", per usare le parole dell`autore. nelle prime elezioni nazionali - svolte nel gennaio 1861, mentre ancora al sud resistono piazzeforti borboniche - il partito moderato trionfa, ma a dargli il successo e` una minoranza della popolazione; il diritto di voto riguarda soltanto il due per cento dei cittadini, e in molti seguono l`invito all`astensione predicato dai parroci. su questa base ristretta, prima la destra e poi la sinistra storiche, tentano di affrontare le grandi questioni che gravano sul paese: l`assetto amministrativo, l`istruzione, il rapporto con la chiesa, il brigantaggio, la crisi agricola, i primi grandi appalti e i lavori pubblici, lo scandalo della banca romana, la guerra d`africa e le sconfitte di dogali e adua... anni difficili, in cui gia` si avvertono le avvisaglie di una crisi violenta. un quadro sociale, politico ed economico nel quale spiccano, come sempre, le grandi personalita` che hanno fatto la storia: di rudini`, depretis, ricasoli, giolitti e, troneggiante su tutti, l`imponente figura del conte di cavour. |