l`ultima grande ribellione narrativa di tolstoj, "resurrezione", gli valse nel 1901 la scomunica da parte della chiesa ortodossa. eppure costituisce uno straordinario itinerario nell`angoscia di un uomo, stretto nel ferreo "ordine delle cose", per il quale un approccio radicale alla morale evangelica sembra essere l`unica via di scampo. all`apice della sua fama, infatti, il grande scrittore russo era tormentato dall`ingiustizia sociale, dall`iniquita` dei tribunali e dalle sofferenze dei carcerati. da qui la resurrezione di nechljudov, il personaggio chiave del romanzo, che aveva gia` fatto la sua comparsa nella trilogia "infanzia", "adolescenza" e "giovinezza", dove era l`amico del cuore del protagonista, gli somigliava e lo completava. trentanni dopo, il resoconto di un episodio di cronaca giudiziaria avrebbe dato all`autore l`occasione per richiamarlo in vita e farne il proprio alter ego, l`interprete di una rinascita etica simile a quella vissuta, o almeno disperatamente cercata, dallo stesso tolstoj. i romanzi giovanili e il capolavoro della maturita` sono quindi legati da sotterranei fili rossi, sempre a cavallo tra autobiografia e finzione letteraria. in questa edizione, in cui due tra i maggiori slavisti italiani accostano ai testi i "taccuini" di appunti che tolstoj prendeva durante la loro stesura permettendo al lettore di entrare nell`officina letteraria di uno dei piu` grandi narratori di tutti i tempi. (prefazione di adriano sofri) |