l`italia non e` cambiata. e diventata quello che oggi e` perche` e` nata cosi` ed e` stata raccontata in un certo modo. la retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, e` stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia per centocinquant`anni. e cosi`, se oggi si vuole capire questo paese "malato", affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita. e cio` che fa questo libro, andando a riannodare un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l`unita` fu prima realizzata e poi gestita. il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalita`, a sfruttare per ragioni di stato l`opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c`e`. anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi e` irrimediabilmente colpevole. giovanni fasanella e antonella grippo, dopo aver illuminato nei loro lavori precedenti le zone d`ombra del nostro dopoguerra, con quest`opera sono ripartiti dall`inizio e hanno raccontato cio` che per troppo tempo e` stato indicibile. |