e la sera della vigilia di natale del 188... il console americano a venezia da` una festa nel palazzo che occupa sul canal grande. a fare gli onori di casa la sorella: e` lei a tenere le fila del consolato, suo fratello non sa parlare l`italiano, e non intende impararlo a 57 anni. tutto e` pronto, cinque musicisti attendono di fare il loro ingresso in sala dove svetta un immenso albero di natale illuminato e circondato di doni, il vecchio cuoco giorgio e` ai fornelli, i gondolieri attendono gli invitati all`ingresso, - tutti gli americani residenti a venezia, alcuni inglesi, italiani e russi, e tanti bambini - la domestica carmela, piccola, snella, vivace che ha il compito di sovrintendere a tutta la casa non ha lasciato nulla al caso. i canti, l`albero splendente, i regali, i dolciumi, la serata sembra svolgersi all`insegna di quella ospitalita` tutta italiana riscaldata dalla vigilia di natale. ercole il gondoliere, travestito da clown, si improvvisa uno splendido acrobata e si esibisce in meravigliose piroette e capriole, tanto da far entusiasmare non solo il pubblico infantile, ma anche gli adulti. a rompere l`atmosfera di festa sopraggiungono quattro poliziotti. portano cattive notizie, un uomo e` stato ucciso in un caffe` vicino al ponte di rialto e alcuni indizi portano proprio a casa del console. |