la storia comincia a viga`ta nel gennaio del 1890. gnazio ritorna dall`america dopo 25 anni di assenza. ci era andato a lavorare giovane perche` in paese era rimasto solo. sapeva solo "arrimunnari "gli alberi, ma alla perfezione tanto da essere assunto a new york come giardiniere. poi, una brutta caduta da un pino, i soldi dell`assicurazione e il ritorno a viga`ta con un piccolo gruzzolo, sufficiente a comprare un pezzo di terra. se ne era innamorato subito gnazio, perche` al centro di quella terra, stretta tra ciclo e mare, troneggiava un ulivo secolare, la gente diceva che aveva piu` di mille anni. la terra era rinata con le sue amorevoli cure, rivoltata e bagnata, popolata di animali, abbellita da una costruzione tirata su pietra su pietra e ora a 45 anni gnazio era desideroso di farsi una famiglia. e l`esperta di erbe e guarigioni, la vecchia fina, a trovargli una moglie, maruzza musumeci, bella come il sole. chi sa perche` quella ragazza non aveva mai trovato marito. forse per certe sue stramberie? le nozze, poi i figli. la famiglia di gnazio e maruzza cresce, prima nasce cola, poi resina, dalla voce ammaliante, poi calorio e ciccina, e cresce anche la casa... una favola in cui si intrecciano mito e storia, ma anche arte, architettura, astrologia. una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente. |