e la memoria la protagonista in questo libro di nino vetri. un libro apparentemente senza trama, tanto sciolti e fluenti si rincorrono i pensieri, le cronache, i racconti, squarci in interni di vita familiare e non. la memoria del padre, che va e viene, dimentica del presente e densa di particolari del passato (dei bombardamenti, della fame del dopoguerra, dello sbarco degli alleati), quella del nonno, guerra in albania e passato da fascista, "cose vecchie, cose brutte", di cui alimenta il ricordo conservando in una stanza segreta armi e cimeli del regime, quella del microcosmo familiare - nonni, zii, cugini - che riesce a compattarsi attorno agli affetti, indulgente verso le diversita`, paziente con le fissazioni dei vecchi e le bizzarrie dei giovani. ma attraverso ricordi e racconti il protagonista racconta la sua storia: la scuola ("sento di avere ricevuto l`ultima educazione risorgimentale"), l`adolescenza, i pantaloni bucati, la musica, i viaggi, i concerti, le risse. |