lorenza e` una squillo d`alto bordo. vive a roma come una specie di dandy al femminile. ma viene spesso nella natia palermo per incontrare qualcuno dei suoi riservati e selezionati clienti, e forse anche, svagata cultrice di colte malinconie, per riepilogare le tracce della sua infanzia borghese. dietro l`ultimo messaggio, che la chiama di notte in piazza rivoluzione, sotto la statua del genio, trova il cadavere del prossimo appuntamento: un ricco avvocato, ben inserito. un omicidio nel giro della cocaina: lorenza sembra una testimone di routine. invece qualcosa le precipita addosso, e un vortice di persecuzione l`avvolge: il magistrato dalle delicate frequentazioni, personaggi troppo accorti per non essere esperti istituzionali di complotti, e soprattutto un killer che le semina dietro cadaveri come se cacciasse i suoi cacciatori. e la fuga diventa di necessita` un`inchiesta, perche` la sola via di scampo resta la verita`. l`aiuta l`unica persona che vuole crederle, il commissario paterno`. enigmaticamente la pista principale sembra connessa all`eredita` del nonno, un cofanetto, una collana preziosa dono di un soldato irlandese e un diario di prigionia: "mi ha raccontato della sua terra, degli elfi, del pozzo di san patrizio". ma ogni cosa, ogni transitoria certezze nell`indagine, per la coppia che cerca, muta come nel principio di indeterminazione di heisenberg. e a lorenza e paterno` non rimane che tuffarsi nel passato. |