"mi pare che si possa affermare che molta sedicente `superumanita`` nicciana ha solo come origine e modello dottrinale non zarathustra, ma il conte di montecristo di a. dumas..." scriveva antonio gramsci. negli eroi del romanzo popolare, vendicatori, pervia puramente fantastica, delie frustrazioni sociali del lettore, il superuomo di nietzsche troverebbe, insomma, i propri antenati. l`ipotesi di gramsci viene qui saggiata mediante una analisi delle strutture narrative del feuilleton, dal secolo scorso a oggi. se vi e`, a livello ideologico, un progetto consolatorio, deve esistere una struttura narrativa che lo rispecchia e lo promuove, e che deve presentare delle analogie rispetto alla struttura mercantile-distributiva del romanzo d`appendice. l`esame dei misteri di parigi, dei beati paoli, della meccanica dell`agnizione, di superuomini classici come montecristo, rocambole, arsenio lupin, tarzan, eccetera, traccia una teoria dei romanzo consolatorio e delle sue contraddizioni, valida anche per i prodotti di massa dei giorni nostri. rispetto alla prima edizione de "ii superuomo di massa" della cooperativa scrittori, questo tascabile bompiani e` arricchito da uno studio su pitigrilli e uno su james bond, risultando la continuazione e lo sviluppo di una ricerca cominciata in "apocalittici e integrati". |