tra il 1929, anno di pubblicazione del suo primo romanzo, gli indifferenti, e il 1990, quando improvvisamente scompare nella sua casa romana, alberto moravia osserva l`italia, viaggia in un mondo di cui analizza l`evoluzione catastrofica e partecipa all`elaborazione del romanzo moderno. scrittore precoce - a diciassette anni comincia la redazione di un romanzo considerato un capolavoro assoluto -, ottiene una notorieta` immediata. antifascista, coraggioso difensore delle sue posizioni intellettuali, moravia e` perseguitato dalle leggi razziali prima e durante la guerra, ma riesce ugualmente a pubblicare. dai suoi romanzi di successo sono tratti film che ne consolidano la notorieta`. grande reporter, segue da vicino i maggiori avvenimenti del xx secolo, raccontati attraverso testimonianze da stati uniti, india, cina, giappone, unione sovietica e africa. distinguendo sempre la ricerca artistica dall`impegno politico, che esige altre azioni e altri linguaggi, la sua opera e il percorso della sua vita rivelano una personalita` che vuole affrancarsi dalle origini borghesi. la sua vita affettiva lo vede legato a tre donne di grande temperamento (elsa morante, dacia maraini, carmen llera), mentre coltiva intense relazioni con due generazioni di letterati: su tutti i`amico pasolini, ma anche bontempelli e malaparte, sciascia ed elkann. rene` de ceccatty costruisce una vera e propria biografia intellettuale di alberto moravia, il racconto di una vita all`insegna della liberta`. |