elias canetti soggiorno` per un certo periodo a marrakech, nel 1954. il grande lavoro su "massa e potere" era giunto a un momento di stasi e lo scrittore sentiva il bisogno di nuove voci, di voci incomprensibili, come quelle che lo avvolsero nella splendida citta` marocchina. vagando per i suk, per le strette vie, per i mercati e le piazze, fra cammelli, mendicanti, donne velate, cantastorie, farabutti, ciechi e commercianti, canetti capta forme e suoni: "gli altri, la gente che ha sempre vissuto la` e che non capivo, erano per me come me stesso". |