perche` mai il dottor mahe` continuasse a trascinare l`intera famiglia a porquerolles nessuno lo capiva. sin dalla prima volta sua moglie si era lamentata del caldo, delle zanzare e della cucina meridionale che le rovinava lo stomaco, e lui stesso era solo riuscito a prendere delle terribili scottature. e quando andava a pesca, il fondo del mare gli dava le vertigini. ma soprattutto si sentiva estraneo, fuori posto, e ogni essere animato o inanimato gli sembrava ostile. aveva giurato, dopo quell`estate, di non rimetterci piu` piede, e una volta tornato nella piccola citta` della vandea dov`era nato e dove viveva la sua famiglia, alla sua vita perfettamente regolata, a porquerolles non aveva piu` voluto pensare. eppure, non gli era mai uscita dalla mente. cosi`, sorprendendo un po` tutti aveva scelto di tornare una seconda volta. e poi una terza. forse perche` era ossessionato da un`immagine: quella di una ragazzina vestita di rosso, alla quale non aveva mai rivolto la parola, che "non era una donna, ne` un corpo", ma rappresentava "la negazione, l`opposto di tutto quello che era stata la sua vita" - della casa di pietra grigia, delle siepi tagliate in modo maniacale, della madre che gli preparava ancora la biancheria pulita e che gli aveva scelto persino la moglie... e forse perche` sapeva che porquerolles sarebbe stato il suo destino, un destino a cui, al pari di molti degli eroi simenoniani, anche lui non poteva che andare incontro con allucinata e implacabile determinazione. |