calma piatta al quai des orfe`vres. sono i primi giorni di gennaio, del resto, e non puo` essere che cosi`. anche il commissario prova un po` di malinconia. tanto piu` che la signora maigret non sta bene: i primi acciacchi, le piccole riparazioni obbligate - lo spettro della vecchiaia. e dunque un maigret tetro e assente ad ascoltare lo sfogo di xavier marton, un uomo comune, in apparenza, del tutto simile alle migliaia di commessi che alle sei di sera si precipitano verso il me`tro. ma marton e` convinto che la moglie cerchi di avvelenarlo. imprevedibilmente, la donna si presenta a sua volta da maigret. ha classe da vendere, e` bella, elegante, e inquieta: il marito soffre di depressione, di manie di persecuzione, e lei teme il peggio. chi dei due e` il folle? o si tratta forse di una coppia diabolica, visto che c`e` in ballo un`assicurazione reversibile da dieci milioni di franchi? e che parte ha nella vicenda la sorella di lei, jenny, il genere di donna che ogni uomo sogna di proteggere e amare? addio calma piatta. strana storia, comunque. confusa e complicata. c`e` un movente ma non ancora un delitto. e maigret ha le mani legate. tutte le inchieste che ha sin qui condotto gli paiono, d`improvviso, di una semplicita` quasi puerile. non si e` mai sentito tanto insicuro. ha davanti a se` un`inchiesta impossibile: non deve ricostruire un crimine, ma prevedere un comportamento. forse, piu` che un commissario di polizia, occorrerebbe uno psichiatra. |