la prima notte che marco trascorre a tokyo e` sorprendentemente silenziosa - e il suo sonno "simile a quelli della convalescenza o della salvezza". mai, tuttavia, la singolarita` delle sue inchieste e` stata cosi` lampante, e mai il loro fascino cosi` intenso: a raccontarci il giappone, "pianeta rotante nel silenzio e nella solitudine della volta celeste", e` infatti un doppio dell`autore, in fuga da un paese sconvolto da "millenni di furti, ricatti e assassinii". e a muoverlo e` quello stesso bisogno di essenzialita`, di rigenerazione, che innerva uno dei vertici della narrativa di parise, i sillabati. attraverso il suo sguardo infantile, il lettore conoscera` le piu` diverse facce del giappone: dai templi di kyoto, dove si puo` percepire "il distacco dal corpo che avviene per poco ossigeno", ai lottatori di sumo, che sprigionano la piu` alta forma di espressivita` fisiologica; dall`atelier dove il vecchio moriu-guchi dipinge chimono con sicurezza sublime, "simile al lavoro appena frusciante dei bachi da seta nei granai", ai cantanti di gagaku, nella cui voce risuonano i "movimenti lentissimi degli immensi blocchi gelidi dell`era glaciale". e scoprira` l`anima segreta di un paese che cela, dietro la maschera occidentale, un "classicismo cellulare". |