quando, nel 1956, l`editore londinese macmillan compro` il primo romanzo di una giovane autrice sconosciuta, "i consolatori", si rese subito conto di aver fatto una scelta molto ardita. cosi`, temendo che fosse un libro "troppo difficile" per il pubblico del tempo, esito` un anno prima di darlo alle stampe. muriel spark non si stupi` particolarmente del ritardo: forse, dentro di se`, sapeva gia` di essere, secondo le parole di john updike, "uno dei pochi scrittori che abbiano abbastanza risorse, coraggio e grinta da modificare la macchina della narrativa". oggi, qualunque lettore, avvezzo o meno ai suoi romanzi piu` celebri, non potra` che soccombere allo charme che si sprigiona dalla sublime eccentricita` dei consolatori (o persecutori?) che popolano queste pagine: una nonna contrabbandiera, un libraio satanista, un giovanotto con la vocazione del detective, e un`eroina che ha il sommo cruccio di sapersi personaggio di un romanzo. li seguiremo, avvinti ed esilarati, fra storie d`amore, ricatti e terribili vendette in un intreccio prodigo di suspense e sortilegi. un intreccio che dovette colpire anche evelyn waugh, se si risolse a scrivere a un`amica: "mi sono state mandate le bozze del geniale romanzo di una signora che si chiama muriel spark. la protagonista e` una scrittrice cattolica che soffre di allucinazioni. il libro uscira` presto e sono sicuro che tutti penseranno che l`abbia scritto io. vi prego di smentire". |