questa volta pardon e` stato tassativo: il suo vecchio amico maigret deve prendersi tre settimane di vacanza; e senza lasciare recapiti al quai des orfe`vres. cosi`, alla fine di giugno, il buon dottore lo ha spedito a passare le acque a vichy, dove, in compagnia della moglie, il commissario si annoia docilmente: ogni mattina beve i suoi bicchieri d`acqua, poi passeggia lungo i viali bordati di platani, seguendo sempre lo stesso itinerario, e la sera ascolta con orecchio distratto il concerto nel chiosco. sullo sfondo, l`edificio bianco e sfavillante di luci del casino` - dove, ovviamente, lui e la moglie non mettono piede. nel frattempo pero`, da quell`inguaribile scrutatore d`anime che e`, non rinuncia a osservare i suoi compagni di cura. tra loro ce ne sono un paio che hanno subito attirato la sua attenzione: in particolare, una donna non piu` giovanissima, con un lungo viso affilato, di un`eleganza un tantino re`tro, e come votata alla solitudine ("la solitudine allo stato puro"). la signora in lilla: cosi` l`ha soprannominata. e quando un giorno legge sul foglio locale che e` stata assassinata, scatta in lui un riflesso condizionato: il desiderio di saperne di piu`, e di prendere parte alle indagini. tant`e`: quella mattina la signora maigret dovra` trattenere un sorriso nell`accorgersi che l`itinerario della passeggiata ha subito un`impercettibile variazione, e li ha condotti, guarda caso, giusto davanti alla villa dove abitava la vittima. |