logos non e` soltanto "il verbo" che sta all`inizio del tutto, come dice il vangelo di giovanni, ma da sempre numero e logos si sono variamente intrecciati, tanto che l`uno non sarebbe esistito senza l`altro. appaiono insieme gia` nei versi di omero, se ne intuisce l`affinita` fin nelle prime teogonie, nella tragedia antica e nella filosofia pitagorica, e nelle fonti da cui si ricava l`origine rituale della matematica il numero ha un valore simile a quello che avrebbe assunto il logos. sarebbe dunque un controsenso - e` quel che suggerisce paolo zellini additando temerariamente nel numero i suoi significati primi e fondamentali - inscrivere il logos, come si e` soliti fare, nella sola sfera del linguaggio. giacche`, a seconda di come si intendano le due parole, mutera` il quadro di tutto il pensiero. e cio` appunto si azzarda in questo libro, che e` una vera sfida intellettuale. e sono innanzitutto la matematica, la logica dell`ultimo secolo e mezzo e l`informatica della seconda meta` del novecento a suffragare questa visione. individuando nella procedura effettiva della enumerazione elementi utili a porre su nuove basi il discorso enunciativo, il logos che categorizza e cerca di descrivere in modo discorsivo, mediante concetti e definizioni, l`essenza delle cose, zellini rivisita cosi`, illuminandolo, anche il concetto di algoritmo. |