nulla piu` di uno sguardo gettato alla propria infanzia e alla propria adolescenza mostra quante cose puo` essere un uomo, quante personalita` si nascondono in lui, quante virtu` e anche quante ombre, quante oscurita` che poi nella vita adulta si possono rigettare con sdegno o abbracciare con convinzione. e strano come si possa essere legati nell`infanzia al castello della propria madre, all`universo degli affetti della propria famiglia, e credere che non esista null`altro. e poi scoprire, quando si e` piu` grandi, che l`unica figura che conta e` il proprio padre, colui che incarna la forza in grado di guidarci nel mondo. e, infine, quando si e` adolescenti, nella stagione dei primi amori e dei primi turbamenti, ritenere che l`eroe, il modello della nostra vita sia il compagno di banco che sa tutto delle funzioni riproduttive e in dieci minuti e` in grado, come il giovane me`rinos in questo romanzo, di chiarire le modalita` della nascita di ogni essere umano senza minimamente arrossire, ma anzi strizzando l`occhio e ridacchiando. romanzo rimasto incompiuto, e ritrovato tra le carte di pagnol dopo la sua morte, "il tempo degli amori" e` una tenera, irresistibile incursione nei territori malfermi e turbolenti dell`adolescenza maschile dove, nella gara per la conquista del cuore delle ragazzine, conta soltanto l`amico smaliziato. |