cresce catturato da una voce, j.r. la voce di suo padre, un disc-jockey di new york che ha preso il volo prima che lui abbia detto la sua prima parola. seduto sul portico della vecchia casa dei nonni, con l`orecchio schiacciato contro la radio, vorrebbe spremere da quel timbro caldo e baritonale i segreti dell`identita` e del mondo degli uomini. sua madre e` il suo mondo, ma lui cerca, desidera ardentemente anche qualcosa di piu`, qualcosa che riesce, debolmente ma ossessivamente, ad avvertire solo in quella voce. a otto anni, quando anche la voce alla radio scompare, j.r. corre fino al bar all`angolo, e li` scopre un nuovo mondo, e un coro turbolento di nuove voci. sono poliziotti e poeti, allibratori e soldati, star del cinema e pugili suonati, la varia umanita` che si rifugia al dickens per raccontare le proprie storie o scordare i propri guai. saranno quelle "mosche da bar", uomini come steve, come zio charlie, che si atteggia un po` a bogart, come colt, con il suo timbro da orso yoghi, come joey d, un picchiatore dal cuore tenero, sara` anche quel mondo di uomini divertito o dolente a crescere j.r., a prendersi cura di lui, a farne un uomo, come una specie di paternita` su commissione. una storia di formazione e riscatto, di turbolento amore tra una madre e il suo unico figlio, ma anche il racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti. |