polonia, 1942. jan karski, militare attivo nella resistenza, viene contattato dai leader di due organizzazioni ebraiche che intendono affidargli il ruolo di portavoce della tragedia del loro popolo e che, per convincerlo, lo fanno entrare clandestinamente nel ghetto di varsavia. sconvolto dalla miseria e dalle violenze cui assiste, l`uomo decide di accettare la missione di "messaggero". nei due anni seguenti, allo scopo di testimoniare l`orrore dello sterminio degli ebrei, jan karski intraprende lunghi e rischiosi viaggi attraverso l`europa in guerra, spingendosi anche oltremare, fino alla casa bianca, a colloquio con roosevelt. ma la sensazione che riporta dagli incontri con i grandi della terra e` quella di rimanere inascoltato, quando persino di non essere creduto. decide cosi` di lasciare la propria testimonianza in un libro di memorie e di ritirarsi a vita privata. jan karski sparisce dalle scene per decenni, finche` il regista claude lanzmann non lo convince a lasciarsi intervistare per il suo film, "shoah". la figura di jan karski, cattolico che cerca di dare voce alla richiesta d`aiuto degli ebrei, e` toccante per il coraggio e l`integrita` dell`uomo e colpisce lo scrittore francese yannick haenel, che in questo libro rielabora in forma romanzesca, ma nel pieno rispetto della realta` storica, la figura e l`eccezionale vicenda di questo inascoltato testimone dello sterminio. |