poetessa, autrice di prose narrative, critiche, giornalistiche, ma anche di testi radiofonici, teatrali, libretti d`opera, ingeborg bachmann (klagenfurt, 1926 - roma, 1973) e` sicuramente una delle voci piu` significative del panorama letterario europeo novecentesco. hans holler riesce in queste pagine nell`intento di rendere la complessita` e la ricchezza della vita dell`autrice senza arenarsi nei cliche`. l`infanzia e l`adolescenza in carinzia durante l`ascesa del nazismo, la guerra, gli anni di studio tra innsbruck, graz e vienna, l`esordio letterario con il gruppo 47, l`irriducibile nomadismo e l`amore per l`italia, gli incontri decisivi con hans werner henze, paul celan, max frisch, la partecipazione appassionata alla vita civile, l`acuta riflessione sul ruolo della letteratura: la parabola umana e intellettuale della bachmann viene tracciata nella sua interezza, con puntualita`. un vero e proprio racconto, incalzante eppure sobrio, in cui l`elemento biografico non e` mai fine a se stesso, ma a servizio dello scandaglio e dell`interpretazione dell`opera. |