cos`hanno da confabulare sette ragazzini di dodici anni, in un angolo della piazzetta del paese? semplice, stanno organizzando la rapina del secolo che cambiera` per sempre le loro vite. "di rapinatori della nostra eta` non s`e` mai sentito", osserva ranacci, il bastian contrario del gruppo. "e la sorpresa che sta dalla nostra, mica altro!", ribatte billo, il capo. per il resto, basta mettere il sonnifero nel caffe` della guardia ed e` fatta. in una primavera di fine anni ottanta, il brancaleonesco progetto "criminale" del gruppo e` pero` solo un assaggio, il primo lampo della tempesta annunciata da un sussurro che corre sulla bocca di tutti, da un pensiero che trova sbocco in una frase di paura: "e tornato il messicano!". nessuno sa perche` fosse sparito nel nulla, anni prima, quando era il re della citta` e ogni traffico piu` o meno illecito passava per le sue mani. la fantasia dei sette ragazzini e dell`intero paese si accende e trema alla ricomparsa di questa figura leggendaria, l`uomo nero della cui esistenza i piu` giovani gia` iniziavano a dubitare, quasi fosse un`evanescente presenza partorita dal folclore locale. sul filo dei desideri e delle paure inconsce dell`infanzia, christian frascella torna con un romanzo che diverte e commuove, trasformando in favola la piccola quotidianita` e in mitologia le storie da bar di una provincia immaginaria, ancora per poco ingenua, mentre alle porte gia` bussa un`adolescenza nuova e misteriosa alla quale tutti, i bambini e il paese intero, dovranno cedere qualcosa. |