l`innertown e` un desolato centro postindustriale, avvolto da una vegetazione fitta e malata. la citta` e` cresciuta attorno allo stabilimento chimico e, ora che l`azienda ha chiuso i battenti, si e` trasformata nell`ombra di se stessa. laddove vivevano operai e persone comuni germogliano strane forme di vita. l`aria, le case, l`acqua: tutto e` oscuro, intossicato. in questa terra vuota e spoglia l`ex complesso chimico torreggia, come un catalizzatore di luci e di ombre, tra i fusti contorti del bosco avvelenato; i ragazzi, la notte, vi si aggirano furtivi. tra loro c`e` le`onard, un quindicenne che alla solitudine e la desolazione del luogo e alle violenze della sua scatenata gang di amici oppone la fragile protezione della letteratura, da proust a conrad a fitzgerald. e c`e` morrison, il solo poliziotto dell`innertown, l`uomo che un giorno, in una caverna vegetale adorna come un altare, ha scoperto il corpo legato e straziato di un adolescente. di fronte a quel corpo oltraggiato morrison ha accettato d`insabbiare l`inchiesta, lasciando credere che il ragazzo fosse fuggito: e cosi` gli altri fanciulli scomparsi dopo di lui, uno dopo l`altro, un anno dopo l`altro. glister e` molte cose insieme. e un`intelligente metafora sulla paralisi del mondo industrializzato, di un`umanita` alienata dalla realta` delle cose, delle anime prosciugate e recise dall`indifferenza per il dolore altrui. introduzione di irvine welsh. |