la vita di vincenzo bellini sembra fatta su misura per impersonare grandezze e sciagure dell`artista romantico: la vocazione alla musica, gli studi a napoli e il successo ottenuto al debutto con adelson e salvini, l`amore con una giovane partenopea impedito dai genitori della giovane, i successi alla scala fra gli intrighi dei rivali, la confusione della vita teatrale e il turbinio della vita mondana. ma non basta: bellini, oltre ai trionfi, conosce i fiaschi di zaira e norma, l`acclamazione del pubblico londinese, l`amore negato di maria malibran e, infine, l`agognato debutto parigino sotto l`ala di rossini, con quei puritani che saranno il suo canto del cigno: il musicista muore, neppure trentaquattrenne, nei sobborghi della capitale francese. il libro di agapito bucci, in equilibrio costante fra rievocazione narrativa e approfondimento saggistico, ricostruisce la vita del catanese attraverso un ampio ricorso ai suoi epistolari, specialmente quello con l`amico florimo, senza che mai venga meno la piacevolezza di lettura: un libro apparentemente romanzato, in realta` rigorosissimo. il testo e` corredato da un ricco apparato di note, che attingono a storici e musicologi antichi e contemporanei. |