al contrario di quanto potrebbe sembrare questo non e` un romanzo, e gli eventi raccontati non sono opera di fantasia. questa e` la storia di otto dittatori africani: amin dada, bokassa, banda, mobutu sese seko, se`kou toure`, haile` selassie`, macias nguema e obiang nguema. otto figure di potere sinistre e grottesche che si presentarono al mondo come individui eccezionali, che scelsero nomi altisonanti e suggestivi, che pretesero di venire raffigurati con un`iconografia degna degli imperatori e dei re piu` potenti della storia. persone insignificanti che vollero essere divinita`, cui nulla era precluso. potevano spostare la capitale dello stato nel loro sperduto villaggio d`origine, o depositare il fondo nazionale nella cantina di casa. ogni loro capriccio si convertiva in realta`. erano pagliacci, ma anche mostri. la loro grottesca stravaganza e` ammantata di sangue, la loro storia troppo spesso dimenticata. se non fossero vissuti nel novecento, saremmo tentati di negazionismo, o di incredulita`. le tragiche vicende di uganda, repubblica centrafricana, malawi, congo, guinea, etiopia, raccontate come un testo di storia non saprebbe e non potrebbe mai fare; un libro in cui la satira diventa l`ultimo baluardo della ragione e il miglior antidoto contro l`inumana brutalita` della dittatura. |