con accorte e suggestive annotazioni alberto boatto rivendica alla ghigliottina, "macchina celibe" per eccellenza, quel posto che le mancava nel classico inventario di michel carrouges. recuperati nel gioco persuasivo dell`indagine, tra mito, cronaca, e storia, si ripresentano alla ribalta kafka e roussel, jarry e poe, duchamp, chaplin e warhol. a corredo della "machine a de`coller", promossa da strumento di morte a perversa e archetipica macchina estetica, si succedono sei illustrazioni eloquenti. dopo l`insolito successo riportato nelle edizioni europee, tra cui tre ristampe in francia, ritorna in una nuova redazione questo saggio provocatorio e molto personale. |