"non fara` meraviglia che schneider abbia riscontrato rapporti simbolici uguali fra le tradizioni sciamaniche siberiane, le magiche africane, le danze rituali di spagna. il rapporto centrale della vita e` fra cielo e terra, ed e` stabilito da una figura di mediatore ambiguo che appartiene all`una e all`altra sfera. il rapporto ha modalita` complicate che si esauriscono nel corso del sole attraverso le varie stazioni zodiacali, ed e` patrimonio dello sciamano, di colui che ha imparato a discernere la musica occulta dell`universo e a riprodurla con la sua voce. per virtu` di ascesi egli diventa cassa di risonanza, svuotato, domina il proprio respiro, e, valendosi anche di strumenti, riproduce l`atto sonoro originario, il verbo creatore che echeggia nel rombo, nel tuono, nel mareggiare, nell`urlo belluino. il mondo fu creato dalla morte, che canta il canto della morte creatrice, il quale si solidifica in pietre e carni. dalla quiete o morte originaria sorge il desiderio, la fame o brama come allo spezzarsi di un uovo la creatura: il verbo, designato come tuono, stella canora, aurora risonante, canto luminoso. in egitto e` il sole cantante, o thot che da` una risata settemplice; nei veda era un inno di tre sillabe. il suono del verbo e` il suo corpo, il senso del verbo e` la sua voce. nella tradizione vedica si dice che il verbo si e` diffuso nel creato, cioe`: ogni tono musicale corrisponde a una figura astrale, a un momento dell`anno, a un settore della natura, a una parte dell`uomo." (ele`mire zolla) |